Polistrumentista giapponese attiva già da una decina d'anni, patrocinata da Jim O'Rourke e sorta all'attenzione l'anno scorso a causa dei voti altissimi ricevuti fra rete e carta stampata.
Nel dettaglio, la Ishibashi è una pianista/batterista/cantante. Potrebbe sembrare ininfluente cosa suoni, ma durante l'ascolto di questo graziosissimo Car and freezer il paragone si staglia inesorabile: lo spirito più melodico e gentile di Robert Wyatt rivive gioviale in questi 8 pezzi (moltiplicati per 2, una versione in nipponico ed una in inglese, ma non ci sono differenze) ed il gioco è fatto.
Raramente ho sentito affinità di fondo con un'artista immenso in modo così ispirato. Oppure, senza stare a focalizzare troppo, il Canterbury-Sound non è mai suonato così fresco ai nostri giorni. Giova al complesso la produzione che più vintage non si può di O'Rourke. Il giochino della doppia scaletta è un caso più unico che raro di godimento al riascolto. Di sicuro il futuro della musica non passa da qui, ma che classe....
Nessun commento:
Posta un commento