Non sarà stato per la Side A che Stapleton ha inserito i DFM nella list; sicuramente l'ha fatto per la B, interamente occupata da The Octagonal Rabbit Surplus, un indefinibile pastiche di abbozzi, suoni straniti, sferragliate di gong, pianoforti dissonanti, starnazzamenti di fiati e qualche nastro al contrario. Collage che è stato raddoppiato con l'aggiunta di un Surplus nella prima ristampa in cd, effettuata da un etichetta belga nel 1991, e che è persino più interessante dell'originale, per via di atmosfere ancor più allucinanti e stati di caos relativamente controllato. Per non parlare di un finale semi-acustico-letargico che anticipa clamorosamente i Supreme Dicks di Unexamined Life.
Tutto questo comunque per sviare dallo stile ordinario del gruppo di Leicester, un quartetto pop-wave dall'approccio talmente naif che non poteva che attirare simpatie. La side A è composta da una manciata abbondante di canzoncine melodiche ed irresistibili, caratterizzate in primis da un brio baldanzoso e da una dose massiccia di Farfisa, direttamente discendenti dai Sixties, e con un ironia palpabile: esemplare la canzone d'amore dedicata alla Tatcher.
Memorabile, nonostante l'evidente precarietà e l'approssimazione delle registrazioni (il basso sembra leggermente scordato e un po' fuori sincrono rispetto agli altri strumenti, ma in questo contesto un po' sgangherato tutto è a favore della causa generale....)
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