martedì 16 febbraio 2016

Tom Recchion ‎– I Love My Organ (2004)

Un'altro recupero di archivi nascosti per Recchion, a seguito dei memorabili precedenti; questa volta il materiale risaliva a fine anni '80, ad eccezione della traccia finale, la cupissima It just stood there, registrata l'anno prima con il contributo parlato del critico e musicista concreto David Toop.
Materiale comunque restaurato e remixato per l'occasione, ed ancora una volta grande dimostrazione di estro e fantasia da parte del californiano; collage dadaisti ed atonali, irresistibili numeri di ironia per l'avanguardia (la memorabile Terry Riley in Rome), scuri e rimbombanti singulti industriali, la solita lounge-exotica, l'ambient cosmica e minimale, le imponenti sinfonie allucinogene (Ectoplasm, Forced to waltz forever), le gag surreali fra il circense ed il demenziale.
Difficile trovare altre parole per lodare la sua lungimiranza e la genialità.

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