Chiudo definitivamente il discorso DD con le frattaglie sparse in quel bruciante biennio di vita in cui hanno marchiato a fuoco l'ibrido definitivo fra noise-rock e harsh-hc, posizionati più o meno fra il primo, fenomenale disco ed il meno entusiasmante secondo, probabile episodio di transizione se il gruppo non si fosse sciolto improvvisamente per tristissimi motivi extra-musicali, a pochi giorni dal lancio in grande stile su Load.
Nel 2008 esce la cassetta My Chinese Sister, che piazza subito due numeri cattivissimi mozzafiato e la per i loro standard lunghissima Look back and laugh, un caotico coacervo quasi alla Air Conditioning, episodio sperimentale che resterà isolato nella loro produzione. Nel 2009 due singoli al fulmicotone, Fire Sale e Knife Day: poco da dire, questi sismi ultra-abrasivi radono al suolo tutto ciò che incontrano e privano di ogni senso qualsiasi altro concorrente in tema di cattiveria e violenza sonora.
Nello stesso anno, la collaborazione con Mattin; venti minuti che assomigliano più ad un remix del basco che inserisce iper-saturazioni, effetti lavatrice, larsen da tapparsi le orecchie. L'affinità di intenti sulla carta era giustificata, ma al netto di tali, prescindibili disturbi era la solita performance ribollente del trio ad impressionare per la virulenza e l'energia atomica.
Grandissimi, al di là delle tristi vicende che hanno posto la parola fine. Maledetto Villalobos.
Grandissimi, al di là delle tristi vicende che hanno posto la parola fine. Maledetto Villalobos.
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