La dedica sulle note del vinile recita to the quiet men from a tiny girl, ovvero il titolo del secondo album di NWW, uscito nel 1980. Eppure le similitudini finiscono qui; Anonym, il debutto di questo duo nipponico (bissato soltanto da un secondo nel 1981 e poi più nulla), è un disco fantasma.
Una di quelle mosche bianche che solo sulla List si possono trovare, o che soltanto dal Sol Levante potevano fare capolino. Yoshikawa, chitarra. La Yunko, piano, synth, beat box, voce spiritata. Con molte probabilità non-musicisti, creatori di ambientazioni scarnissime, sinistre, stordite, come magistralmente descritte da Vlad piano bar per alienati in stato di sedazione. L'inevitabile naivetè unita alle allucinazioni più inquietanti della library più oscura, per dirne una. Un disco assurdo che cozza contro qualsiasi convenzione, che non anticipa nulla (tutt'al più il primo Blues Control è l'unico che mi viene in mente, ma solo come vaga similitudine in alcune tracce) perchè non replicabile in nessun modo. Da maneggiare con molta cautela.
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