giovedì 20 luglio 2017

Elevate - Singles & EPs 1993-1997

Chiudo il discorso sui pupilli di Robin Proper Sheppard, dopo averne già scritto abbondantemente riguardo ai due album, con i singoli e gli EPs pubblicati non soltanto su Flower Shop Recordings, ma anche su un paio di micro-labels dalla vita altrettanto breve ed il primo autoprodotto. All'appello mancano un paio di titoli, il 7" Slowspeed to harbour e l'EP Exhibit 4, introvabili.
Magic Spill, il 10" di esordio del 1993, vedeva un gruppo ancora incerto sul da farsi, sia sul materiale (poco dinamico e troppo debitore dall'oltreoceano) che sul suono (impastato e rallentato). Poco male, ci pensò RPS a crederci e a consegnare loro il primo 7" della FSR, con l'ultrainfiammabile e morbosa Judas. Sul retro l'ossessione fangosa di Red (ricordo una recensione entusiastica di Badino su Rockerilla!). Sempre nel 1994 un altro 7" split coi cugini Ligament; gli Elevate spiattellano una versione di 2 days out of 5, che comparirà dopo due anni su The Architect, però registrata meglio. Nel 1995 è la volta di Two stray insight, saltellante e tutto sommato accessibile, sul retro la dirompente Splintered Spine già comparsa su Bronzee. 
Infine, nel 1997 la fine con uno strano EP, Interior, che in teoria doveva essere il biglietto da visita per gli USA ma invece si rivelò essere il canto del cigno, vista anche la scomparsa della label coinvolta. Vi comparivano due highlights da The Architect, un'estratto da Bronzee e tre inediti, due dei quali contrassegnati da un'interessantissima deriva slow-core. Invece capolinea fu: Miles ed Elkington collaboreranno con RPS nei primi Sophia e May Queens, e solo il secondo continua tutt'oggi a suonare con vecchie glorie dell'alternative americano come Brokeback, Eleventh Dream Day e Freakwater.

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