A 5 anni di distanza dal bell'esordio Delay Jesus, i GS sono passati attraverso un secondo un po' interlocutorio e progetti collaterali tutto sommato trascurabili per concentrare le risorse in questo terzo Nero. A suo tempo li avevo immaginati come la versione mediterranea degli Om; oggi il power-duo cerca e trova una progressione rassicurante, anche se di poco al di sotto del valore espresso allora. Al posto del suono desertico e polveroso del debutto ora hanno una visione più nitida, validata anche da una produzione impeccabile e volta a puntare le luci sul basso di Atros.
Solo 3 pezzi in scaletta, di cui la title-track si dilunga per 19 minuti; meglio le altre due, più stringate e lucide. Continuano a sfiorare l'IOP, ma se ne guardano da farne parte; al prossimo passo mi aspetto delle novità.
Solo 3 pezzi in scaletta, di cui la title-track si dilunga per 19 minuti; meglio le altre due, più stringate e lucide. Continuano a sfiorare l'IOP, ma se ne guardano da farne parte; al prossimo passo mi aspetto delle novità.
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