lunedì 10 luglio 2017

Windhand ‎– Soma (2013)

Quasi contemporaneo al bellissimo split con i Cough, il secondo album del quintetto di Richmond, che li conferma fra i campioni attuali del doom-metal. Come già constatai per il sopracitato, in un genere pressochè impossibile da innovare come questo può bastare anche solo una peculiarità per far drizzare le orecchie; nel caso dei Windhand, è la voce femminile di Dorthia, algida e quasi impassibile, priva di qualsiasi orpello se non qualche raddoppio in qua e in là, a starsene in piedi per miracolo come un fuscello isolato in mezzo ad una tempesta. Perchè sostanzialmente, Soma è un campionario di doom-metal asciutto, essenziale e granitico che forse non farà la storia, bensì ne rappresenta la sopravvivenza stessa ai giorni nostri.

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