giovedì 9 novembre 2017

Harmonia ‎– Deluxe (1975)

Secondo ed ultimo album di quest'entità provvisoria, che però ha lasciato un gran bel testamento. Strane storie kraute: ad inizio 1975 Michael Rother si trova, suo malgrado, impegnato ad esaurire gli obblighi contrattuali dei Neu!, andando a registrare Neu! 75 con un Klaus Dinger profondamente cambiato nei due anni precedenti. Con grande onestà, il chitarrista ha raccontato che, se non ci fosse stata questa scadenza, forse quel capolavoro non avrebbe MAI visto la luce, dato che l'ormai ex-compare aveva il fortissimo desiderio e la determinazione di scalare posizioni e diventare frontman, con la testa forse proiettato già ai La Dusseldorf. Difficile avere a che fare con lui...
Cerchiamo di immaginare cosa sarebbe successo senza la pietra miliare dei Neu!. Non oso pensarci. Rother ne parla come di un disco diviso in due, sua la facciata A e di Dinger la dinamitarda B. Chiusi i battenti di quella esperienza epocale, se ne torna da Mobius e Rodelius determinato a convincerli di fare un disco più legato alle melodie ed alla forma canzone. Il debutto era in effetti sembrata più una questione dei due Cluster con Rother accodato, Deluxe sposta leggermente l'asse e vede un maggior equilibrio, quantomeno nella side A; venne invitato il batterista dei Guru Guru, seppur in larga parte in veste contenuta a fare tappeti percussivi puramente funzionali. Ci sono persino delle brevi parti cantate. E' tutto molto giocoso, aereo ed atmosferico; come il precedente, non verrà mai ricordato come un caposaldo germanico, ma neanche sminuito. Basta una bomba lanciata alla posizione numero 3 per concretizzare un punto di riferimento: Monza (Rauf und Runter), una specie di risposta al Dinger di Hero e After Eight, come a dire: hey fratello, hai creato della bella roba, ma se voglio la posso fare anche io, e come chitarrista ti straccio sempre...

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