venerdì 4 maggio 2018

Soror Dolorosa ‎– Apollo (2017)

Nel 2017 ha ancora senso fare del dark-wave? Quando Fabio mi ha consigliato questo disco, ho pensato "no vabè, dai, gli Have A Nice Life hanno fatto un miracolo e Soft Moon un mezzo, ci credo poco". Invece questi brutti ceffi di Tolosa sanno il fatto loro ed Apollo è un disco che di senso ne ha molto, rinverdendo i vecchi fasti britannici di 35/40 anni fa.
A parte qualche divagazione shoegaze e qualche piccolo inserto post-rock, i Soror Dolorosa si immergono fino al collo in quelle sonorità, col palese vantaggio che le produzioni di studio del giorno d'oggi sono molto ma molto migliori, facendo risaltare l'atmosfericità delle loro composizioni, belle squadrate come da copione ma anche belle-bellissime e basta, nella prima metà del disco. La title-track che apre la scaletta dura 8 minuti e si autocandida come miglior pezzo mai composto dai Chameleons del debutto. Il gruppo di Burgess sembra essere il referente principale in fatto di influenze, ma si sentono altre voci autorevoli come quelle dei Cure di Disintegration o dei Bauhaus di Mask. Il fatalismo della solenne Locksley Hall, la verve briosa di Everyway, le aperture panoramiche di Another Life, fanno tutte venire un sottile brivido sulla schiena per quante emozioni possano scatenare su un vecchio fan di questo genere. E' un vero peccato che nella seconda metà il livello si abbassi notevolmente; togliendo un quarto d'ora la resa finale sarebbe stata più che eccellente, ma le emozioni hanno già fatto il loro gioco ed Apollo diventa un must immediato.

5 commenti:

  1. Bel disco davvero, a me piace molto anche "Rive Gauche ,live in Paris"
    Dal vivo ovviamente più grezzi...

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  2. Anche i precedenti non sono male, per niente!
    Magari prima erano più Comsat Angels che Chameleons... Senza scopiazzare però. Mi hai fatto ricordare di riascoltarmi gli Have a Nice Life !

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  3. I precedenti li esaminerò, prima o poi. Così come devo ancora conoscere i Comsat Angels, da dove devo iniziare?

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  4. Waiting for a miracle (1980), primo album dei Comsat Angels è a mio avviso uno dei migliori esordi discografici di sempre.

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  5. Sleep no More (1981). Altro album che adoro... Su un vecchio Rockerilla lessi che i Comsat Angels erano la band che sarebbero potuti essere i Joy Division se.. Se e se! GRANDI. Anche Fiction il terzo, forse ti sbrana meno l' anima dei primi due ma che pezzi!

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