mercoledì 7 novembre 2018

Iceburn ‎– Hephaestus (1993)

Un'anno dopo il debutto Firon, il power-trio originale degli Iceburn spaccò la mela in due con questo concept (almeno a livello musicale, non so nei contenuti lirici) di oltre 70 minuti. Testimonianza di una progressione alla velocità della luce, tant'è che l'anno succesivo amplieranno la line-up col terzo Poetry Of Fire. Spezzettato in 28 tracce perlopiù inferiori ai due minuti di durata ma difatto una soluzione unica, Hephaestus è un concentrato di jazz-hardcore con qualche punta psichedelica, in cui la tecnica non prevarica mai le strutture o la compattezza. Un disco difficile ma avvincente, che rappresenta una delle massime evoluzioni di quanto fecero gli ultimi Black Flag.

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