Il terzo album di Mike Van Portfleet, incastonato fra l'ancora acerbo Ionia ed l'opus magnum The burning circle, e come esso solenne e gigantesco affresco di gotico atmosferico, fra le strali chitarristiche, l'abbondanza di tastiere aeree ed i battiti tonfanti e riverberati della drum machine. Poco da dire, un'arte sopraffina, fatalista e stregata, un suono unico ed immediatamente riconoscibile che nessun'altro in campo gotico nessuno saprà replicare con efficacia (penso soltanto ad Aidan Baker, che con Nadja trasfigurerà un approccio simile immerso in lava metallica) e che costituisce un modello probabilmente insuperato.
lunedì 19 novembre 2018
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