I primi passi nel professionismo di Stephen O'Malley, all'insegna di un doom-metal super-compatto, duro e puro, non proprio ciò che lasciava immaginare l'aria di allegri cazzoni nella foto sopra. Il giovane chitarrista menava mannaie in uno stile forse non originalissimo ma esemplare, alla guida di un quartetto che in vita rilasciava due lunghi EP ivi raccolti, per poi sciogliersi.
In Crippled Lucifer possiamo sentire i germi in embrione dei Khanate, quando il vocalist enigmaticamente denominato Edgy 59 si inerpicava sulle soluzioni più stridule ed impervie: la particolarità fu che il primo dei due EP fu registrato da Steve Albini, che non sapevo si fosse cimentato in sonorità di questo genere. Al di là di tutte le considerazioni, una testimonianza preziosa, non soltanto per le prodezze che O'Malley si stava preparando a compiere, ma anche per un capitolato doom modello.
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