lunedì 14 gennaio 2019

Sisters Of Mercy ‎– Some Girls Wander By Mistake (1992)

La raccolta di tutta le messe di 7" e 12" che scandirono la prima parte di carriera dei SOM, fino al sospirato debutto a 33 giri. Devo ammettere che per anni ed anni li ho snobbati ingiustamente ma ora li sto rivalutando alla grande, nonostante la grande limitazione della drum machine: l'antologia risulta spezzettata, com'è ovvio vista la cronologia, e le debolezze non mancano (la cover di 1969, un paio di strumentali prolissi e puramente riempitivi), ma abbondano perle di programmatico dark-punk come Valentine, Burn, Body Electric, Anaconda, Watch. A tratti acerbi (ed un po' succubi di Bauhaus, Cure e Joy Division) ma ancora poco sofisticati ed istrionici come si sarebbero poi sviluppati, i SOM degli inizi erano un'espressione perfettibile ma già autentica istituzione del dark.

7 commenti:

  1. Uno dei 5 dischi che ho ascoltato di più in vita mia.. Tolte Watch e Home of The Hitmen, il resto è, per me, metro regolatore dei canoni postpunk. Da notare che la versione di Body Electric è diversa da quella del singolo... Entrambe Immense!

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  2. Ma allora sei un vecchio dark....Dai, spara gli altri 4.

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  3. Closer dei Joy Division, God's Own Medicine (Mission UK), un altro giorno di Gloria dei Nabat, Peel Sessions dei Chameleons.

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  4. Forse se esistiva lo scrobbling... Magari Crocodiles dei Bunnymen me scalza uno.

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  5. Se permetti, mai sentiti i Nabat. Mi sono perso molto?

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  6. Beh, LA più grande punk band Italiana a detta di molti, sentiti adesso sono una cosa "di cuore" all' epoca erano devastanti. Anche Nati per niente (il ritorno 15anni dopo) era un disco e, non più OI! Magari... Ma che botta.

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  7. Nabat Un altro giorno di gloria

    https://youtu.be/55cNDClJQzs

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