Figlio di un jazzista / scrittore, agitatore del '68 universitario parigino come membro dei Red Noise (anch'essi presenti sulla List), Vian è un polistrumentista che realizzò soltanto questo interessante album di elettronica imbastardita, fra corrierismo cosmico, surrealismo melodico e fotogrammi jazz al microscopio, rigenerati in loops quasi demenziali. Il classico fare sornione transalpino al servizio di un suono svanito, assente e sfuggente, per 9 quadri mutevoli e senza un apparente filo conduttore. Non fu rivoluzionario, visto anche l'anno di uscita, ma Vian avrebbe meritato certamente un rilancio.
venerdì 29 marzo 2019
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