La reunion dei Godspeed non ha fermato i SMZ; semmai ne ha soltanto rallentato l'attività produttiva, che al momento è rimasta a quest'ultimo, dal quale ormai è passato un lustro.
Il nucleo fondativo Menuck-Amar-Trudeau si è stabilizzato con la Moss ed il batterista Payant, e la coesione del quintetto ne guadagna. Al netto delle fasi pastorali, Fuck Off è un disco piuttosto tempestoso ed assordante. Potremmo definirlo Godspeed-core, oppure punk-prog; la prima metà del disco, con Fuck Off Get Free e Austerity Blues sugli scudi, è composta da lunghe digressioni tirate allo spasimo, i SMZ non sono mai stati così veloci ed aggressivi, eppure la componente epica classica del loro trademark prima o poi risorge e fa andare tutto in climax.
Non deludono mai neanche loro, come i Godspeed (anche se l'ultimo in realtà non mi ha entusiasmato..): sembra tutto ovvio e scontato, ed invece continuano ad esaltarci con la loro essenza, così umile e grandiosa al tempo stesso.
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