martedì 2 aprile 2019

Groundhogs ‎– Who Will Save The World? The Mighty Groundhogs (1972)

Incastonato fra il grande Split e il contrastante Hogwash, questo autoironico pezzo di vinile con tanto di art-work di fumetteria è un'altro vertice delle Marmotte di Tony McPhee, l'ultimo col batterista fondatore Pustelnik. La ricetta era sempre la solita, ma infallibile: blues-rock tipicamente british altamente evoluto, caracollante e con delle trovate semplici ma geniali. Fantastiche le progressioni di Music is the food of thought, Bog Roll Blues e Wages of peace. A giustificare il termine blues-prog col quale di solito vengono spacciati, le incursioni di flauto e mellotron sparse che sono sempre molto gradite e funzionali.
Un suono che meglio di così non poteva invecchiare.

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