Il primo dei due album di Mayo Thompson con i PU, un cerchio che si chiudeva talmente ovvio da destrutturare i PU stessi, prossimi allo split. Non si sa quanto esso fu dovuto a MR. Red Krayola, ma andò così. Già il precedente New Picnic Time aveva segnato una separazione seppur provvisoria; in effetti doveva essere una faticaccia immane mettere in suono visioni così destrutturate ed astratte. Fu un passo ancora più in avanti verso la follia, con un buon pugno di pezzi dalla ritmica annullata in favore di pseudo cabaret post-nucleari (con Ravenstine senza freni, rumorista incontrollato); ad un altro pugno venne riservata la propulsione Maimone-Krauss, ed a mio avviso restano i migliori, eredità di una prima stagione in procinto di passare in archivio. Con Thomas sorridente e gigantico a benedire ogni passaggio, oppure seduto alla batteria come in Lost In Art, riuscendo a stabilire un record di assurdità, regredendo ad uno stato quasi infantile.
sabato 27 luglio 2019
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