Folli e inimitabili navigatori dell'assurdo nel pieno della loro esuberanza creativa.
Nonostante manchino anthem sudaticci e geniali come Non-allignment pact o Humor me che sigillavano il loro storico primo albo, New picnic time si segnala come forse il più coraggioso e sperimentale che abbiano mai fatto. Thomas domina in lungo ed in largo con il suo canto delirante, fin dalla martellante intro di The fabolous sequel. La band lo segue con toni degni, ritmiche sghembe, atonalità schizzate, senza mai perdere il contatto con la terra. Fra canti di volatili (A small dark clouds), reggae trasfigurati (Make hay), dilatazioni lisergiche (Goodbye), musica concreta (The voice of the sand), i PU si rendevano protagonisti di una stagione gloriosa, alfieri dell'avanguardia rock a stelle e striscie.
Nonostante manchino anthem sudaticci e geniali come Non-allignment pact o Humor me che sigillavano il loro storico primo albo, New picnic time si segnala come forse il più coraggioso e sperimentale che abbiano mai fatto. Thomas domina in lungo ed in largo con il suo canto delirante, fin dalla martellante intro di The fabolous sequel. La band lo segue con toni degni, ritmiche sghembe, atonalità schizzate, senza mai perdere il contatto con la terra. Fra canti di volatili (A small dark clouds), reggae trasfigurati (Make hay), dilatazioni lisergiche (Goodbye), musica concreta (The voice of the sand), i PU si rendevano protagonisti di una stagione gloriosa, alfieri dell'avanguardia rock a stelle e striscie.
(originalmente pubblicato il 16/12/08)
una sola parola..geni..modern dance è uno dei dischi più importanti di sempre
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