Il terzo delle acid-queens nipponiche, in chiara progressione rispetto ai precedenti, grazie anche all'ingresso di un'altra chitarrista che arricchiva ed irrobustiva il suono. Fra le pochissime bios a loro dedicate in rete, ne ho letta una che inizia definendole un incrocio fra Cocteau Twins e Butthole Surfers, davvero fantasiosa anche se in effetti qualche venatura dream-pop si può udire lungo la scaletta. Meno Pink Floyd e decisamente più Amon Duul II, III è un viaggio emozionante con delle avventurose escursioni lisergiche (Breath of life, Flower And Dream, Water Dream), tutt'altro che perfetto (il canto, spesso stonato, è un evidente stecca nel contesto) ma suonato gettando il cuore oltre l'ostacolo.
giovedì 12 maggio 2022
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