sabato 21 maggio 2022

White Birch – The Weight Of Spring (2015)

 Il ritorno di Ola Fløttum a 10 anni di distanza dal precedente, sublime Come Up For Air. Durante quel lungo silenzio, erano ovviamente successe un po' di cose. I WB come entità conosciuta nel decennio precedente si erano sciolti nel 2006, ed il factotum si era dato alle sonorizzazioni ed alle soundtracks, oltre a metter su famiglia. Accatastando materiale non idoneo alle sue commissioni, si accorse che ce n'era abbastanza per poter concepire una nuova opera d'artigianato a nome WB, e realizzarla con un paio di collaboratori necessari alla strumentazione di accompagnamento, con la Glitterhouse a patrocinare volentieri.

Fu un torto agli ex compagni di avventura? Non lo possiamo sapere, possiamo solo ringraziare che il norvegese abbia dato alle stampe un'altra puntata del suo melanconico, etereo, soffuso catalogo, fatto di ballads avvolgenti, così intimamente scandinave e pregnanti di calore umano, col surplus della maggiore esperienza a compensare qualche piccolissimo cedimento di stanca in scaletta. Spiccano il volo per la stratosfera The Fall, Lamentation, Winter Bride, Spring. La primavera ha un suo peso, Ola Fløttum il suo specifico l'ha ampiamente dimostrato. Speriamo affastèlli ancora, in qualsiasi altra stagione.

2 commenti:

  1. I come round here once a month and I'm never disappointed. Loved Angel'in Heavy Syrup (you mention the Cocteau Twins, Butthole Surfers & Amon Duul II in a review and I'm in there), Built To Spill & White Birch. All great sounds for which I thank you.

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  2. It's a great pleasure for me reading comments like this. Maybe the Google Translator is not so good, but I love that someone outside my country is reading what I write.
    Cheers,
    W

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