Due pubblicazioni esclusive su Bandcamp per Anthony Saggers, da ritenere episodi a corredo ma non secondari, come avverte con cura l'inglese sulla didascalia di A Closed Dialogue: trattasi di composizioni che per motivi tematici restano fuori dagli album ufficiali, ma la qualità non è assolutamente inferiore.
To make ends meet, 20 minuti per tre tracce. Il lento sgocciolio pianistico di For Nima, il balletto autunnale con feedback in sottofondo di Frequency Repeat, il loop cameristico struggente di Sonata for hope deprived. Tre varianti diverse della scrittura commossa e iper-umana di questo ragazzo che mi fa commuovere.
A Closed Dialogue, della lunghezza di un album vero e proprio, rilancia le emozioni come ricordi sfocati e nostalgici. In larga parte per quel piano così nudo e scarno, contiene temi estatici dalle partiture così disarmanti che ormai non è quasi più musica, è lo specchio dell'anima. Memorabili A hole in the heart, A mirror for happiness e la suite in 3 parti Burgundy Tape.
L'ossimoro prolificità = desiderio si materializza come per incanto.
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