Del a dir poco erratico percorso di Mayo Thompson (che come abbiamo appreso dalla memorabile intervista su Blow Up di anni fa, comprese persino anni di servizio da maggiordomo), Black Snakes rappresenta forse l'album più professionale, non si può dire normalizzato ma poco ci manca. Supportato dalla pirotecnica sezione ritmica Annesley / Taylor e da Allen Ravenstine a synth e sax (la militanza nei Pere Ubu era roba fresca), il geniaccio ormai trapiantato in Inghilterra si dava ad un funk bianco disidratato che rappresentava una svolta drastica rispetto all'epocale Soldier Talk, ovvero qualcosa di impossibile da replicare anche solo alla lontana. Ben venne quindi questa decina di funamboliche composizioni sardoniche e beffarde come da trademark, in cui la sua chitarra da il là ma lascia i fari al bassone sgusciante di Annesley, una questione quasi fusion, ben coadiuvato dal batterista Taylor. Ravenstine interviene saggiamente con discrezione per non fare il guastatore. Facile ritenerlo un titolo minore nella discografia, ma la genialità brada va apprezzata anche in contesti professionali.
sabato 3 settembre 2022
Red Crayola With Art & Language – Black Snakes (1983)
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