lunedì 14 novembre 2022

Liars – The Apple Drop (2021)


I segnali di buona forma per Angus Andrew c'erano già stati con l'atto primo post-divorzio con Aaron Hemphill, quel TFCF con cui sembrava tirare le somme di una carriera importante in chiave sardonica, beffardo come sempre ed autocitazionista come pochi. Un album più che buono ma era chiaro che per il futuro sarebbe servito qualcos'altro, e quattr'anni dopo eccolo materializzarsi con The Apple Drop, uno dei dischi complessivamente più riusciti dell'intera saga Liars.

Ecco anche il motivo per cui (a parte eventuali contrattualistici, la sigla resta sempre su Mute) Andrew di fatto ha ricostituito un gruppo, con il batterista dei Pivot ed il chitarrista Deyell, in pratica due mestieranti che hanno dovuto umanizzare ciò che aveva concepito in solitudine. Sistemato l'aspetto tecnico-produttivo, resta la sostanza: TAD è il disco di un personaggio che si è guardato allo specchio dopo diverse sbornie, si è scoperto un po' invecchiato ed ha deciso di fare sul serio, virando sul "classico" e lasciando molto meno spazio del solito agli aspetti surreali del proprio output.

Prendiamo i pezzi migliori del lotto: Slow And Turn Inward, Big Appetite, From What The Never Was, sono carichi di uno spleen esistenziale che farà felici gli orfani dei migliori Radiohead, poco da dire. Quando le atmosfere si fanno più opprimenti, si scorge una scorza quasi gotica in Acid Crop, My Pulse To Ponder, Star Search, Sekwar, con l'elettronica relegata a cornice e non più alluvionale come in passato, fino a quasi far perdere i connotati originari dell'australiano. E verso il finale, una chicca vintage-pop come King of the crooks che avrà fatto morire d'invidia Bradford Cox. Una scaletta costruita con sapienza, con la giusta alternanza di stili ed umori, che sa di classicone a lungo termine, di big swindle: Andrew non ha mai inventato nulla e mai inventerà altro che il proprio personaggio, in apparenza un po' cazzone ma tremendamente serio in fatto di scelte.

2 commenti:

  1. Another month (I check out your site once a month) and another fine selection of music. Some of the bands I know, some of it I had already but there was quite a few I didn't know. Great stuff as ever, many thanks for sharing.

    RispondiElimina