Ogni tanto pensavo chissà che fine ha fatto Barzin, forse avrà messo su famiglia, si sarà trovato un lavoro regolare ed avrà smesso di fare la fame e di restare un perfetto sconosciuto, così ordinario e fuori dai circuiti, così classico ed obsoleto. Sono passati ben 8 anni da To Live alone in that long summer, in cui il canadese ha fatto una colonna sonora (nel 2020, sinceramente me la sono persa) e null'altro, ma chi apprezza il suo finissimo artigianato sa che il nostro ha bisogno di tempo e di estrema calma per concepire le sue trasognate ed autunnali ballads. Voyeurs in the dark non fa altro che ripetere questo piccolo miracolo, a dimostrazione che questa magica matrice deve soltanto far decantare ciò che produce. Un disco che peraltro non lesina sulla qualità degli arrangiamenti, a volte persino esuberanti per il suo standard. Se devono passare così tanti anni fra un album e l'altro, ben venga il lavorare con lentezza.
martedì 29 novembre 2022
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