venerdì 11 novembre 2022

Black Heart Procession – 1 (1998) (2017 Edition)


Una ristampa autoprodotta, in edizione limitatissima, in vista del ventennale di un disco che ancora oggi come allora mi commuove e mi strugge l'animo. Breve cronistoria: nel 1997 Jenkins e Nathaniel uscivano con l'ultimo 3MP, venivano lasciati dalle rispettive ragazze e presi da una infinita tristezza si mettevano a comporre canzoni funeree e straboccanti di cuore. La Headhunter li supportò e fece uscire One, registrato con il supporto del batterista Mario Rubalcaba, un concittadino proveniente dalla scena post-hardcore Gravity e dintorni. 

One è qualcosa che all'epoca non si era mai sentito, nel panorama alternative. Poteva ricordare Nick Cave o Tom Waits, ma suonato con un'arrendevolezza ed un'umanità che non aveva precedenti. E metteva in mostra i talenti cristallini che la animavano: la voce atipica ed emotiva di Jenkins e soprattutto le doti strumentistiche di Nathaniel, creatore di splendide armonie al piano ed all'organo. The Waiter, Release My Heart, Bluewater/Black Heart, Square Heart, In A Tin Flask, le gemme più sopraffine.

La ristampa ha portato alla luce due outtakes rimaste nel cassetto, ed incluse forse più per dovere di cronaca e per ingolosire i fans, perchè effettivamente non c'entrano un granchè col mood generale del disco. The Look in my eyes e Lower infatti sono due tracce ritmate ed atmosferiche, con un basso molto profondo, quasi ai confini col dub. Tuttavia, nonostante l'evidente stato di work in progress, rappresentano un filone mai approfondito ma assai interessante.


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