lunedì 3 giugno 2013

Joanna Newsom - Have One On Me (2010)

Si sono spesi fiumi e laghi di parole per lo stralunato prog-folk di Ys, e un po' meno per lo struggimento liristico di Have one on me. Peccato, perchè la magia di questo che al momento resta l'ultimo dell'arpista californiana secondo me è quasi impareggiabile.
Ma come si fa a confezionare due ore di vere e proprie mini-sinfonie senza stancare neanche un-secondo-uno, in questi nostri anni in cui è sempre più difficile non dico fare musica, ma regalare emozioni così vibranti?  Non ha senso neanche citare tanti pezzi piuttosto che altri (tutt'al più direi i primi due, ma più che altro per la sorpresa che mi istillarono al primo ascolto, e Baby birch), tant'è la meraviglia messa in campo dalla Newsom con un impianto così scarno: l'arpa, un po' di violino, qualche schitarrata acustica sparsa, un paio di pezzi al piano, e quella voce che a tanti sembrerà irritante.
Dichiarò di esser stata influenzata dal Roy Harper di Stormcock, ed in effetti pare essere l'unico paragone plausibile per questa lunghissima sequenza di dolci struggimenti, in cui non si può far altro che immergersi con corpo e mente.

3 commenti:

  1. Un genietto. Emily, da YS, una delle canzoni tour de force più belle di sempre.
    E anche Webbo, il cuore indurito da decenni di post rock e noise, cede al fascino di Giovannina.

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  2. mi fa piacere notare come anche in questo caso ci troviamo pienamente concordi: l'ascolto della title track fu un piccolo shock per me.. :)
    Ruggero

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  3. In un'epoca in cui, a volere dare credito a quello che si legge in giro (web soprattutto) spuntano fuori decine di capolavori ogni mese, questo è uno dei pochissimi veri capolavori degli ultimi anni, forse il migliore in assoluto. Livelli inarrivabili per quasi tutti. Io per esempio adoro Marissa Nadler, mi piace proprio. Però riconosco che Joanna va posta su un altro piano, quello dei geni musicali assoluti.

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