Equiparabile come contemporaneità e percorso a Steve Stapleton (nonchè ad un'incontinenza discografica incontrollabile), Nigel Ayers è uno sperimentatore inglese che da oltre 30 anni incide sotto la sigla NE. Partendo da caustiche basi industriali come altri conterranei contemporanei, col passare del tempo ha virato in favore di sonorità ambientali, esoteriche e di bizzarrie assortite (fra le quali spicca un disco realizzato soltanto con voci di infanti), nonchè di un elettronica abbastanza ritmata a metà anni '90.
Non ha raggiunto la relativa popolarità di NWW e certuni cambi di orientamento farebbero pensare quasi ad un astuto osservatore dei movimenti altrui, in realtà alcuni suoi dischi sono di ottimo spessore ed in particolare questo Spiritflesh è un bel saggio di drone-ambient ritualistica, immerso nella natura come il cucuzzolo immortalato in copertina.
Il panorama è mistico e meditativo, con tappeti di synth fra il celestiale e l'inquieto, condito da concretismi animali e percussionismi atti a movimentare la quiete naturistica di fondo (c'è anche una danza della pioggia). Suoni antichissimi mixati ad un elettronica analogica; una ricetta che non era nuovissima già allora ma poteva regalare ottime, agresti sensazioni.
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