Per chi vuol farsi affascinare ed in un certo senso anche rapire dai suoni ancestrali del flauto (traverso, dolce, flautino), i due dischi fatti uscire dal francese Cohen-Solal nel '72/'73 sono una piccola meraviglia. Soprattutto perchè il transalpino non era soltanto un semplice flautista, ma anche compositore, pianista e contrabbassista e prima di diventare un session man di servizio, ebbe l'ambizione di realizzare questo particolare mix di progressive, psichedelia e jazz-rock con l'ausilio di una band alle spalle di tutto rispetto. Nella scaletta di Captain Tarthopom spiccano la title-track, una marcetta che ricorda curiosamente l'inizio di No Harm dei Faust, il fuzz-jazz scuro di Ludions e la piece d'avanguardia di 10 minuti Memories d'un ventricule, che ricorda la A Saucerful of secrets di Ummagumma memoria, col flauto al posto della chitarra. Per nulla scontata ed apprezzabile via d'incontro fra sperimentazione e melodie arcaiche.
SATURN V Skycycle 1993
3 ore fa
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