Ingiustamente incasellato nella categoria dei new-agers, forse più per una congiuntura temporale, l'americano Stearns in realtà è uno sperimentatore di strumenti auto-costruiti, un elettro-acustico di tutto rilievo. Tutt'oggi attivo, col passare degli anni è diventato anche sonorizzatore per cinema e documentari.
Già discograficamente operativo da qualche anno, nei primi '80 costruì una lira gigantesca che diventò protagonista, insieme ai synth, del tenebroso ed imponente Lyra Sound Constellation. Disco che può essere considerato un anello di congiunzione fra le pagine più temibili dei Tangerine Dream e la dark-ambient che andava a nascere proprio in quegli anni con Lustmord.
Il propagarsi delle onde generate dalla lira si vanno ad impastare con i bordoni dei synth e degli audio-generators, per un composto glaciale che lascia pochissimi spazi tonali. Più che una costellazione Stearns sembra voler sonorizzare l'esplorazione di un cunicolo buio e popolato dai fantasmi più inquietanti. L'insieme è pauroso e lascia il segno.
Nessun commento:
Posta un commento