Lo storico debutto del bloody noise-trio, un concentrato di terrore e ferocia allo stato puro. A distanza di un quarto di secolo, non mette meno paura che all'epoca.
Il suono denso, lavico e truculento della chitarra di Spencer (nonchè il suo grido cruento), il rombo ispido del basso di Shore, l'apocalisse tambureggiante senza soste di Ondras, in 12 tracce che in gran parte simulano bulldozer impietosi, ma anche varianti molto interessanti come spietate mattanze post-core-blues (Slag, Aza-2000) ed il pezzo finale, White Hand, che stabiliva un curioso ibrido da macelleria gotica.
Una violenza che resterà ineguagliata, insieme alla raccolta-necrologio per il defunto Ondras. Nei dischi successivi Spencer affinerà la barbarie con nuovi compari ed una maggiore professionalità, raggiungendo risultati notevoli fino al 1998.
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