domenica 13 agosto 2017

Cagna Schiumante ‎– Cagna Schiumante (2014)

Quando leggo che gli ultimi Afterhours sono anche sperimentali, mi viene da ridere. Al contempo però cerco anche di mettermi nei panni di Pilia e Iriondo che in qualche modo devono sbarcare il lunario, quindi a loro va il massimo rispetto, a maggior ragione alla luce di progetti come Cagna Schiumante, con la quale danno la libera stura alle loro vene di ricerca e si confermano come chitarristi di livello superbo, se ce ne fosse stato bisogno.
Con loro, nel trio canino, un eminenza grigia (in tutti i sensi) dell'art-noise italico, il batterista degli Starfuckers Chicco Bertacchini, che per l'occasione dà di matto e si impossessa anche del microfono, srotolando uno spoken-word beffardo, isterico, naif, cubista.
La prima discendenza della CS che appare evidente è quella del free-rock che Iriondo percorre da tanti anni soprattutto in progetti come A Short Apnea, Uncode Duello, con le sue chitarre spigolose, irsute ed atonali. Pilia, dal canto suo, cerca di controbilanciare coi suoi armonici espansi ed il suo arcobaleno di effettistica, facendo venire più di un bel ricordo 3/4Hadbeeneliminated. Bertacchini, oltre a declamare nella maniera più sgraziata possibile, contribuisce a dare false cadenze con la sua batteria, ultra-fratturata come ai tempi dei migliori Starfuckers.
A volte coi supergruppi può succedere che avvenga esattamente ciò che ci si aspetta, ed in questo caso si va persino oltre. Oggi, realizzare che lo spirito di Captain Beefheart riesca ancora ad insinuarsi come l'acqua nei contesti più svariati  e possa stregarci in questo modo, riconcilia con la musica e respinge la minaccia della stanchezza.

2 commenti:

  1. Finalmente oggi sono riuscito ad ascoltarlo. Non mi ha folgorato ma so di Doverlo riascoltare. GRAZIE.

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  2. La D maiuscola in Doverlo ti rende onore. Di niente.

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