Pateras, pianista e compositore d'avanguardia australiano trapiantato a Berlino, e Veltheim, violinista finlandese trapiantato in Australia. Nomi di cui non so praticamente nulla, ed un disco che mi ha convinto ad ascoltare SIB quando, scrivendone la recensione, è riuscito a concretizzare in parole la forza magnetica che sprigiona questo duetto di 50 minuti.
Da intenditore molto superficiale delle aree in cui agiscono, cito nomi che probabilmente ai due faranno rabbrividire: lo strumming pianistico di Charlemagne Palestine e i droni lamentosi di Richard Skelton. E' fin troppo ovvio che Pateras e Veltheim hanno cognizioni tecniche superiori, e si sente, però con questa tempestosa suite riescono a trovare un equilibrio maestoso, creando un clima sospeso di saliscendi emotivi ed i conseguenti armonici che, per quanto abusati possano essere, trasformano il flusso in un suono tridimensionale. Fascino e mistero.
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