Ormai mi ero quasi dimenticato di Tommy Jansen, autore di due stupendi dischi di dark-chamber-acoustic-ambient-library sul finire degli anni Zero. Il suo stile peculiare mi aveva colpito non poco, senonchè dal 2009 in poi non sono più giunte sue notizie. Così, quando nel Febbraio scorso è comparso dal nulla Bånsull sulla label russa Dronarium sono stato molto contento di sapere che era ritornato. Jansen stesso, però, ha subito messo le mani avanti: queste sono registrazioni vecchie, e con una certa ironia (tipicamente scandinava?) ha dichiarato che aveva scritto il materiale ad uso di ninne nanne per la figlia, col risultato di averle causato incubi ed insonnia per anni (!).
Saranno anche scarti, ma il risultato non è meno impressionista di Sistereis e Varde: il campionario è semmai più surreale ed affianca ai foschi scenari dark-ambient (a volte versioni colte di Caretaker) brevi temi reminescenti la vintage-library più orrorifica, sgocciolii di piano, bordoni e rintocchi raggelanti di cello, qualche apertura pseudo sinfonica appena appena più serena. Insomma, il terzo tocco da maestro per questo autore che vorrei continuasse a stregarmi con questa abilità. Sperando che la figlia abbia superato quei problemi....
Sti inglesini spaccano !
RispondiEliminaUscito oggi: shamebanduk.bandcamp.com/album/songs-of-praise
https://mega.nz/#F!WMZQQAJS!F9s8fmmE2zxDNdmMHBxeuA
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