Simpatico (fin dal nome) gruppo bergamasco dallo stile originale e ricercato nonostante l'evidente ironia che pervade questo eclettico Il Fauno. Inizialmente il punto di riferimento sembrano essere i Jennifer Gentle, se non addirittura Samuel Katarro, ma lo psycho-pop si dilata velocemente verso quadretti surreali, sardonici, quando non apertamente ispidi. L'utilizzo di un linguaggio incomprensibile espresso da una voce beffarda non fa altro che spingere Le Capre verso un inquadramento freak, ma si capisce che se proprio di freaks dobbiamo parlare, sono moderni, sono ragazzi calati nella realtà odierna, strappano sorrisi ed il brano dopo sono melanconici ed introspettivi (la splendida ballad Slow mi ha fatto venire in mente i Kriptasthesie di Shaken at the sun). Degni di nota Celtic, Giù, Uahh!, Joe. Non faranno miracoli, ma alzano la media nazionale; meritato l'approdo alla Woodworm.
mercoledì 24 gennaio 2018
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