Imbiancati dalla neve, dai capelli e dalle barbe, i fratelli Kadane sono tornati a ben 9 anni di distanza dal precedente.
Con un disco violento, aggressivo ed iper-veloce.
Scherzo, ovviamente. Cosa mai potrebbe cambiare? La title-track, una delicatezza di 6 minuti, sfodera un piano elettrico suonato dal buon Matt. Che torna nella stupenda filastrocca The last fall. Homebody è una florescenza con ritmo dispari che sembra prelevata di forza da What fun life was. Recent history, con la sua vigoria sembra prelevata dalla parte finale di Transaction de novo. Il nodoso valzer di Amnesia è pressochè una novità assoluta. L'altro pezzo lungo, The beast, è una stasi elettrica ad alto voltaggio che volteggia leggera leggera. Il resto della scaletta è poco più che ordinario.
Registrato da Steve Albini, Snow è arrivato quasi senza preavviso, quando ormai non pensavo più che fine avessero fatto. Continueranno a fare i soliti dischi per chissà quanto, i Kadane Bros, ed ogni volta mi stupirò di quanto siano maestri nella loro arte.
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