venerdì 14 settembre 2018

Red House Painters ‎– Old Ramon (2001)

Ormai Kozelek ci ha abituato alle stranezze più imprevedibili che non mi stupirei se un domani mettesse in cantiere persino la reunion dei RHP. I puristi come me si offenderebbero, eppure sembra che, una volta arrivati alla mezza età, la nostalgia della giovinezza porti a compiere dei gesti inauditi ed assolutamente insospettabili. Lo dimostra la caterva di bands storiche che si sono auto-resuscitate, di ogni genere e tipologia.
Certo, i fuochi della post-adolescenza sono svaniti ed al loro posto c'è una stravaganza che l'ha fatto diventare un personaggio praticamente unico. Se poi, nel mezzo del mucchio informe di dischi che pubblica da diversi anni a questa parte, compare qualche bel pezzo di quelli che solo lui sa scrivere, è solo un guadagno. Ma se oggi riformasse RHP, cosa potrebbe proporre? Ma cosa vado ad immaginare....no, sarebbe meglio una di quelle reunion solo live, solo classici, con la formazione originale, ma andrebbe bene anche con Carney, che oggi Mack fa l'agente immobiliare, e chissà se suona ancora la chitarra.
Old Ramon fu il loro addio, e neanche annunciato. Fu un parto talmente travagliato che evidentemente lo split ne fu conseguenza inevitabile. Avevo odiato così tanto Songs for a blue guitar ed i suoi sbrodolamenti che non mi aspettavo nulla di buono quando all'improvviso nel 2001 uscì, su Sub Pop. Eppure fu una boccata d'aria fresca, era un piccolo ritorno a casa, il meglio l'avevano già dato ma era comunque bello. Void un esercizio rilassato con break commovente, Between days un fragoroso circolo cantilenato, River la migliore ed infatti era già un classico dal vivo fin dal 1996, Smokey il passo di lumaca col feedback, Michigan il country con le slide che non ti aspetti che sulle prime sembra una bruttura ma poi ti accorgi che è puro MK-mark.
Purtroppo, il resto non è che fosse proprio esaltante, ispirato o particolarmente brillante, e poi una palla gigantesca come Cruiser fa letteralmente cascare le braccia, ma era prendere o skippare, il catalogo era tutto qui. In sostanza, un epilogo che faceva rinascere la speranza, ma Sun Kil Moon e la Caldo Verde erano già dietro l'angolo, una nuova vita aspettava Mark.

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