venerdì 26 ottobre 2018

Messthetics ‎– The Messthetics (2018)

Solletica la fantasia. Sì, facile intuirlo. Quella che forse hanno tanti in comune.
FF di Bastonate ha scritto una delle sue memorabili: Non riesco a decidere davvero se quello dei Messthetics sia un disco bellissimo o una scoreggia epica, ci sono tanti argomenti a favore dell’una e dell’altra tesi. 
Per chi non lo sapesse, Messthetics è un tech-trio, al basso c'è Joe Lally, alla batteria c'è Brandon Canty. Ma la musica che fanno non c'entra nulla coi Fugazi, davvero, perchè con loro c'è un guitar-hero, tale Anthony Pirog, che evidentemente ha rispetto ma nessun timore reverenziale nei confronti delle due eminenze grigie e fa la sua cosa, ingombrante, buzzurra, eccessiva, ma a volte anche di buon gusto. Il formato e certe arie me li fanno pensare come una versione pseudo-intellettuale dei Mermen, più calata nel presente.
Alla fine non è nè bellissimo nè una scoreggia epica. E' un disco che sarebbe potuto essere ben poco digeribile, ma se chiudiamo gli occhi e non pensiamo alle due eminenze e ci lasciamo andare, sentiamo l'onestà di fondo che trasuda e la accettiamo di buon grado.
Ah, la fantasia di cui alla prima riga....non è passata. Se fosse stato tutto un grande scherzo, una palestra, un preparativo? Chissà....

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