Una di quelle copertine che non si dimenticano facilmente: faccione sorridente e sdentato di uomo intorno ai 60 ed una corona sospesa a mezz'aria pochi centimetri sopra la sua testa glabra. La conosco molto bene: era nel box recensioni evidenziate in uno dei primi Rockerilla che comprai, anno domini 1993, e soprattutto il cd restò parcheggiato nel negozio del Pig, ovviamente invenduto fino alla chiusura, nel settore a sinistra della porta d'ingresso.
Il contenuto invece l'ho ascoltato solo dopo 26 anni, e sorpresa sorpresa, è buono. Con quella cover non l'avrei mai preso sul serio, e infatti non me ne interessai minimamente. Eppure, questo quartetto irlandese che annoverava il fratello di Kevin Shields dei MBV, era il perfetto contraltare europeo dei Mercury Rev (quelli iniziali di Baker), con un indie-psych bello colorito, ordinato nelle strutture ma sballato quanto bastava per schierarli fuori dalle righe. Due/tre pezzi sono clamorosi.
Un recupero che più '90 non si può, quindi con tutti i suoi pregi ed i suoi difetti. Ed un altro fendente, dolcemente nostalgico, per quell'epoca così innocente e piena di entusiasmo, di risorse ed insidie.
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