Per adesso, l'effetto Sleaford Mods funziona. Un'anno dopo il debutto, l'irresistibile Brutalism, il quintetto di Bristol rilancia con un disco sostanzialmente identico, ma altrettanto fatto bene, con 12 pezzi punk-wave di durata media 3/4 minuti, col cantante Talbot sugli scudi, la coppia di chitarre in stile classico e pochissime diversificazioni dal tema.
Rispetto al precedente, semmai, l'approccio sembra più amaro e disilluso, con una scaletta che spara le sue cartucce più epidermiche all'inizio e man mano che scorre si fa meno divertente, ma non per questo meno efficace.
Al prossimo episodio, staremo a vedere se riescono a centrare ancora l'obiettivo.
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