Quintetto australiano così composto: un addetto all'elettronica, un tastierista, un chitarrista, un violoncellista ed un batterista. Provengono da Sydney, città che inevitabilmente richiama un nome gigantesco come quello dei Necks.
Il sound dei Tangents, magnificamente registrato, è uno strumentale vivace e brioso che in alcuni momenti può richiamare le fasi più inquiete dell'iper-trio A-B-S (Immersion), ma vista anche la ricca orchestrazione vira verso un post-jazz-rock zona Tortoise, suonato con parco virtuosismo e che non disdegna richiami verso epoche molto più lontane, visto lo stile elegante ed ortodosso del pianista.
Qualche fase che non convince (i 10 minuti di Gone to ground stancano), ma i momenti migliori (l'accoppiata vincente Terracotta e Arteries) rendono New Bodies un gradevole sottofondo-ma-non-troppo, cinematico e fantasioso. Per i fans dei sopradescritti, senz'altro consigliato.
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