Operazione nostalgia della Locanda che, riunitasi quasi al completo nel 2010, ha fatto perdurare il proprio revival fino al 40ennale di Forse Le Lucciole..., per poi chiudere definitivamente la propria saga. Anche se rimasta appannaggio di un pubblico settoriale (per quanto internazionale), resta una storia piuttosto romantica, la loro, e questa reunion non ha fatto altro che aumentarne lo status, a differenza di altre che invece rimpiccioliscono il mito.
Non ha fruttato materiale nuovo, ma in compenso ha riportato il gruppo in studio per recuperare e dare nuovi natali a 3 inediti dell'epoca; l'articolata Crescendo, ricca di acrobazie ma forse un po' vanitosetta per i loro standard, la sonata impetuosa per piano Sequenza Circolare, un po' troppo seriosa. La cosa più bella di TMF è che finalmente ha avuto una sua santificazione discografica l'eccezionale La Giostra, che conoscevamo in una versione lo-fi in Live 77, e che trova la giustizia in una fedeltà degna della sua magnificenza.
La cosa curiosa è che la registrazione (che include infine una ripresa, tutto sommato pleonastica, di Non chiudere a chiave le stelle) sembra davvero provenire dal 1977, tanto la produzione ha voluto rifarsi a quei canoni. E poi c'è da dire che il ruggente Leonardo Sasso non sembra davvero avere 35 anni in più di allora, tanto la sua voce è intatta e granitica.
Completa il cd un terzetto di estratti da un concerto d'epoca, di fedeltà piuttosto carente (nel senso che il microfono sembra posizionato nella hall, anzichè nella sala stesssa). Il peccato originale della LDF, sentita la performance ed assimilata la lontananza, è proprio questo: non essere riusciti a salvare una registrazione live all'altezza. Ma per un gruppo che in vita andò poco oltre il Piemonte, di più sinceramente non si poteva pretendere. Onore e gloria a questi signori, campioni di eleganza prog come nessun'altro nello stivale.
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