Trio londinese (sax, batteria e tastiere) che propone una fascinosa mistura di jazz ed elettronica. I paragoni ingombranti (Sun Ra, Alice Coltrane) dopotutto ci possono anche stare, vista la relativa patina vintage del suono (per quanto riguarda i timbri, chè la registrazione è ottimale) trasferita su partiture strumentali mai sbrodolate e contenute su una media di 5 minuti per tema.
La cosa bella inoltre è che nessuno dei tre ci tiene a pavoneggiarsi particolarmente, in fatto di tecnica. Ne consegue un disco mai cervellotico, trascinante nei pezzi più sostenuti, onirico in quelli più contenuti, risultando alla fine fresco, estivo e coinvolgente.
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