mercoledì 23 marzo 2022

Amorphous Androgynous & Peter Hammill – We Persuade Ourselves We Are Immortal (2020)


Se non fosse stato per la presenza di PH, sarebbe stato piuttosto improbabile che io approcciassi un prodotto degli Amorphous Androgynous, ovvero l'alias che usano i due Future Sound Of London per l'archeologia tradizionalmente psichedelica, con una manciata di album in quasi 30 anni. Il primo che fecero, Tales Of Ephidrina (1993), lo trovai pomposo e ridondante. Insieme al mitico, Cobain & Dougans hanno radunato un capannello di cariatidi abbastanza illustri: Paul Weller, Brain Hopper, Ray Fenwick sono probabilmente i più noti fra le decine e decine di musicisti coinvolti per questa suite allungata, che assume così i connotati di una vera e propria sinfonia dal sapore nostalgico, a partire dal titolo che appare abbastanza programmatico. Un po' Pink Floyd epoca '73/75, un po' Porcupine Tree epoca '92/94, We Persuade inizia con il suo tema principale, 12 minuti di pathos epico con PH alle prese una prova perlopiù composta ma carismatica, bastava il suo timbro. L'orchestrazione massiccia acquisisce un valore aggiunto e la mezz'ora seguente è costituita da variazioni strumentali che fortifica il concetto di vintage musical, un calderone dentro cui infilare più o meno tutti i luoghi comuni del rock psichedelico e dintorni. Per quanto tutto sia finemente esagerato, gli amanti di questo classicismo non possono non apprezzare.

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