Nel suo erratico pellegrinaggio terrestre alla ricerca di ospitalità, Ratti è passato anche dall'Australia, in casa Preservation, una label con qualche nome di buon prestigio in catalogo. Ode uscì appena un anno dopo quello splendido From The Desert Came Saltwater che lo fece balzare un po' all'occhio della critica, e proseguiva nella ricerca di un suono fantasmatico, un po' desertico e polveroso che rarefaceva le vecchie eredità ambient-rock in un ottica ancor più sgranata. Rispetto ad esso, Ode serrava un po' le fila del suono grazie al contributo di una sezione ritmica all'uopo assunta (contrabbassista dei Ronin + batterista dei Quasiviri), perfettamente calata nella realtà Rattiana. Un'altro centro per il chitarrista milanese, uomo di mondo e gentile diffusore di una musica austera ma confortevole al tempo stesso.
lunedì 7 marzo 2022
Nicola Ratti – Ode (2009)
Etichette:
Ambient-Rock,
Post-Rock
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