domenica 27 marzo 2022

Screams From The List #106 - Roger Doyle – Thalia (1978)

 

 

Con un percorso simile a quello di un altro ardito sperimentatore apparso sulla List come Basil Kirchin, l'irlandese Roger Doyle iniziò come batterista jazz ma dopo qualche anno si diede all'elettronica sperimentale, con l'ambizioso progetto di brutalizzare principi folkloristici della propria verde patria, come ben rivelato sull'album d'esordio Oizzo No nel 1974 (parzialmente riuscito, diciamo una rottura del ghiaccio). Dopo una pausa di 4 anni, riapparve con Thalia e si mise a fare le cose sul serio. L'apertura, con l'effervescente pianismo di Baby Grand, è puramente fuorviante perchè le atmosfere sono di ben altro tenore. Con la suite in tre parti di Thalia (circa mezz'ora) si viene immersi in un allucinato collage macro-cosmico per oscillatori, fanfare, percussioni, concretismi, proto-industrialismi e glitches ai limiti dell'udibile. Infine i 12 minuti di Solar Eyes, purissimo archetipo di dark-ambient sintetica ed agghiacciante. Una classica prova dell'assurdo da anni '70, ma elaborata con una lucidità ed un raziocinio che arriva a sfiorare i livelli dei maestri dei '60.

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