Ogni tappa di transito dei giovani Voivod verso l'apice di maturazione ebbe un suo preciso significato. Gli esordi trash lasciarono il campo ad un'evoluzione con il pallino della fisica e della complessità applicata, uniti alla crescita impressionante del chitarrista D'Amour e la svolta vocale di Belanger, lasciatosi alle spalle la carta vetrata e passato ad un canto nitido e stentoreo. Dimension Hatröss ha i connotati di un epic colossal drammatico e futuristico, una lotta titanica contro forze oscure ed entità amorfe. Pezzi come Technocratic Manipulators, Tribal Convinctions, Psychick Vacuum, non sono brani standard di heavy metal evoluto. Sono battaglie cerebrali quanto sanguinolente, discendenti bastarde dell'ispirazione più feroce di Fripp, che non vengono scalfite nè dagli anni nè dall'appiattimento produttivo.
mercoledì 10 agosto 2022
Voivod – Dimension Hatröss (1988)
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Post-Metal
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