Pannello mediano di un trittico importante per i Voivod, fra Nothingface e The outer limits. Per circa un lustro sono stati artefici di un sound veramente suggestivo e futuristico, fra metal e psichedelia, che nulla aveva a che fare nè con i violentissimi dischi trash dei primi album, nè con gli ingessati ingorghi cybernetici degli ultimi 10 anni.
L'unico limite di Angel Rat forse è un'eccessiva monotematicità nel songwriting, con i 4 ad indugiare su un fedele canovaccio; pezzi serrati ma non esageratamente tirati, trame chitarristiche fitte e piene di riverberi incandescenti. Un atmosfera fatalmente drammaturga aleggia su tutte le tracce, a partire dall'iniziale Panorama, dal chorus emotivamente avvolgente.
Fra i pezzi migliori, The prow, Angel rat (l'unica a smorzare ritmi e toni), e specialmente Nuage Fractal, un'incalzante mini-suite psych-prog.
Bravi e competenti.
L'unico limite di Angel Rat forse è un'eccessiva monotematicità nel songwriting, con i 4 ad indugiare su un fedele canovaccio; pezzi serrati ma non esageratamente tirati, trame chitarristiche fitte e piene di riverberi incandescenti. Un atmosfera fatalmente drammaturga aleggia su tutte le tracce, a partire dall'iniziale Panorama, dal chorus emotivamente avvolgente.
Fra i pezzi migliori, The prow, Angel rat (l'unica a smorzare ritmi e toni), e specialmente Nuage Fractal, un'incalzante mini-suite psych-prog.
Bravi e competenti.
(originalmente pubblicato il 16/01/09)
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