martedì 20 dicembre 2022

Explosions In The Sky – Big Bend (An Original Soundtrack For Public Television) (2021)


Negli ultimi 15 anni, 2 albums e 4 colonne sonore. Questo ormai sembra essere il fatale destino degli EITS, con le seconde destinate a prendere il sopravvento, vuoi per incapacità di reinventarsi, vuoi per uno sbarco del lunario confortevole, un po' come la loro musica su Big Bend. Se i Mogwai, altri assidui soundtrackers, continuano a battagliare per non perdere il filo degli albums originali, costi quel che costi, i miei adorati texani invece sembrano essersi un po' rassegnati ad essere diventati dei sonorizzatori, di gran lusso per intenderci, ma sempre servitori di una causa altrui.

Se si affronta Big Bend (neanche un film, bensì un documentario naturalistico sul Texas) come una tappezzeria qualsiasi, è di una razza pregiatissima. Al primo ascolto mi ha un po' deluso, al secondo mi ha catturato un po' di più, al terzo ho capito; è davvero importante che ci siano ancora, che ci facciano sentire a casa, che ci avvolgano con le loro buone maniere e la loro evocatività, perchè se l'alternativa fosse stato un mondo senza gli Explosions, avremmo tutti perso qualcosina. I grandi devono andare avanti, a condizione di non sputtanarsi troppo. Loro, i Mogwai, i Godspeed, ed altri, sono ancora con noi perchè lo sanno, che non devono abbandonarci al nostro destino sempre più incerto e cupo.

Big Bend non offre nessuna novità, questo potevamo immaginarcelo ancor prima di metterlo su. Ci sono momenti di grande ariosità, ci sono interlocuzioni un po' funzionali, ci sono 2-3 stucchevolezze forse ancor più funzionali, pazienza. Non ci si può ribellare al tempo che passa. Per il seguito dello spento The Wilderness non c'è fretta. Non l'hanno mai avuta, quei quattro ex-ragazzi.

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