mercoledì 28 aprile 2010

Explosions in the sky - All of a sudden I miss everyone (2007)

Io sono uno che si è innamorato di The earth is not.... alla follia! Mi hanno fatto aspettare 3 anni e mezzo per dare un seguito concreto, il timore di una delusione era forte, ma i ragazzi mi hanno entusiasmato ancora. L'attacco è potentissimo, la graniticità di The birth and death of the day scuote fin da subito nervi e mente. Welcome ghosts segue in soluzione di continutà con il classico andamento piano/forte; ormai il loro stile è così marcato e riconoscibile che non si può fare altro che amarli o odiarli. Io ovviamente adoro le loro frequenze multicolori, i loro sprazzi di luce accecante, le ondate emozionali. L'inizio di It's natural to be afraid, con quegli accordi sospesi nel vuoto, preclude ad una suite di 14 minuti da brividi in cui acuminatissimi incroci di chitarre alte esplodono letteralmente nel cielo. What do you go to home to e So long lonesome sono gli immancabili momenti ambient-purissimi-pastoral per lasciarsi andare, per sognare con essi, in attesa che prima o poi, come dice Mark Smith, qualche regista si accorga della divinità e si decida ad impreziosire un film con queste delizie.
Per me, unici.

(originalmente pubblicato il 31/07/08)

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